Una biblioteca al posto di un giardino?
Non necessariamente: perché non una biblioteca "sotto" il
giardino, per dotarsi di entrambi? A Barcellona, nel quartiere di
Sant Gervasi, la Biblioteca Joan Maragall è un Giardino di Luce,
progettata sotto un giardino già esistente, elevato di qualche
metro, così da garantire agli utenti entrambe le strutture. Il
progetto risale al 2014, è firmato dallo studio barcellonese BCQ
Arquitectura ed è sempre interessante rivederlo.
L'edificio alterna i vuoti dei cortili, fonte naturale di luce per le sale interne, e i pieni della biblioteca, con le sue sale di lettura e i suoi scaffali; sul tetto, il giardino del quartiere, che continua a essere lo spazio d'incontro dei residenti. I cortili sono definiti da pareti vetrate e garantiscono luce e aria naturali, all'interno, i colori chiari dei pavimenti, dei soffitti, degli scaffali e di buona parte delle pareti creano un contrasto con le piastrelle d'argilla che ricoprono le strutture portanti della biblioteca, comprese le pareti esterne dei cortili.
"L'argilla è un materiale poroso, fonoassorbente e caldo, ci ricorda che si tratta di un edificio semi-sepolto scavato nella terra" spiegano gli architetti. L'atmosfera è piacevole, le sale di lettura piccole e accoglienti, intorno ai pozzi di luce, garantiscono il necessario raccoglimento per la concentrazione. Sul tetto, il giardino ha ottenuto i suoi spazi originari, con due ingressi, uno dei quali è accanto all'ingresso della biblioteca, l'altro è sul lato opposto; sono stati ripiantati anche gli alberi che c'erano originariamente, prima della costruzione della biblioteca.
Un intervento bello e originale, che ha arricchito il quartiere di uno spazio culturale senza privarlo dell'area verde a cui era abituato.
Le foto sono di Ariel Ramirez
L'edificio alterna i vuoti dei cortili, fonte naturale di luce per le sale interne, e i pieni della biblioteca, con le sue sale di lettura e i suoi scaffali; sul tetto, il giardino del quartiere, che continua a essere lo spazio d'incontro dei residenti. I cortili sono definiti da pareti vetrate e garantiscono luce e aria naturali, all'interno, i colori chiari dei pavimenti, dei soffitti, degli scaffali e di buona parte delle pareti creano un contrasto con le piastrelle d'argilla che ricoprono le strutture portanti della biblioteca, comprese le pareti esterne dei cortili.
"L'argilla è un materiale poroso, fonoassorbente e caldo, ci ricorda che si tratta di un edificio semi-sepolto scavato nella terra" spiegano gli architetti. L'atmosfera è piacevole, le sale di lettura piccole e accoglienti, intorno ai pozzi di luce, garantiscono il necessario raccoglimento per la concentrazione. Sul tetto, il giardino ha ottenuto i suoi spazi originari, con due ingressi, uno dei quali è accanto all'ingresso della biblioteca, l'altro è sul lato opposto; sono stati ripiantati anche gli alberi che c'erano originariamente, prima della costruzione della biblioteca.
Un intervento bello e originale, che ha arricchito il quartiere di uno spazio culturale senza privarlo dell'area verde a cui era abituato.
Le foto sono di Ariel Ramirez
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