Una facciata stretta e piuttosto
anonima, caratterizzata da una forte geometria nasconde una brillate
soluzione per risolvere la progettazione di abitazioni in lotti
stretti e allungati verso l'interno. A L'Eliana, nei pressi di
Valencia, in Spagna, lo studio Ricardo Dáries Arquitectura ha
realizzato Casa Ágora su un terreno di circa 112 metri quadrati, ma
largo sulla facciata in strada solo 5,77 metri.
Le scale per dare accesso ai tre piani sono state collocate su uno dei lati lunghi, accanto al primo dei due cortili interni intorno al quale si sviluppano le sale: sono costituite da un'unica rampa, composta da gradini di legno posti su travi di acciaio dipinte di bianco, a dare loro leggerezza e, allo stesso tempo, il meritato protagonismo dalle vetrate da cui prendono luce.
Al piano terra ci sono l'ingresso e il box per l'auto; al primo c'è la zona giorno, costituita da un unico ambiente per soggiorno e cucina, affacciato sui due cortili interni, più grande quello più vicino alla strada, più intimo e privato quello verso l'interno dell'isolato. Al secondo piano, la zona notte, con due camere da letto e uno studiolo; la camera padronale, dotata anche di un proprio bagno, prende la luce dal cortile più interno, quella per i figli ha il doppio affaccio sulla strada e sul primo cortile interno; su quest'ultimo si apre anche il piccolo studiolo.
I due cortili, che sono gli elementi caratterizzanti del progetto, danno la luce e la necessaria ventilazione naturale; sono anche parte integrante della casa, utilizzabili come un ambiente all'aperto, perfettamente definito, durante la bella stagione. Come spesso accade in progetti dalla pianta allungata verso l'interno, la sorpresa è l'universo intimo che riescono a creare all'interno, ovviando alle difficoltà del lotto e a facciate sobrie e quasi anonime, in linea con l'intorno esistente.
Le foto sono di Germán Cabo
Le scale per dare accesso ai tre piani sono state collocate su uno dei lati lunghi, accanto al primo dei due cortili interni intorno al quale si sviluppano le sale: sono costituite da un'unica rampa, composta da gradini di legno posti su travi di acciaio dipinte di bianco, a dare loro leggerezza e, allo stesso tempo, il meritato protagonismo dalle vetrate da cui prendono luce.
Al piano terra ci sono l'ingresso e il box per l'auto; al primo c'è la zona giorno, costituita da un unico ambiente per soggiorno e cucina, affacciato sui due cortili interni, più grande quello più vicino alla strada, più intimo e privato quello verso l'interno dell'isolato. Al secondo piano, la zona notte, con due camere da letto e uno studiolo; la camera padronale, dotata anche di un proprio bagno, prende la luce dal cortile più interno, quella per i figli ha il doppio affaccio sulla strada e sul primo cortile interno; su quest'ultimo si apre anche il piccolo studiolo.
I due cortili, che sono gli elementi caratterizzanti del progetto, danno la luce e la necessaria ventilazione naturale; sono anche parte integrante della casa, utilizzabili come un ambiente all'aperto, perfettamente definito, durante la bella stagione. Come spesso accade in progetti dalla pianta allungata verso l'interno, la sorpresa è l'universo intimo che riescono a creare all'interno, ovviando alle difficoltà del lotto e a facciate sobrie e quasi anonime, in linea con l'intorno esistente.
Le foto sono di Germán Cabo
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