Con i container, le case d'emergenza per gli sfrattati: gli APROP di Barcellona

Con circa 4000 sfratti all'anno e 30mila persone in attesa di una nuova abitazione, a Barcellona la casa è una delle grandi emergenze a cui l'Ayuntamiento deve fare fronte. Alcuni mesi fa, in pieno Barrio Gotico, è stato inaugurato il primo APROP (Alloggi Provvisori di Prossimità), realizzato dal Comune per dare una prima risposta. Alto quattro piani, è composto da container sovrapposti, a formare dodici appartamenti, di una o due stanze, assegnati a famiglie sfrattate per soggiorni temporanei, dai due ai cinque anni, in attesa di un'abitazione definitiva.

APROP Barcellona APROP Barcellona

La costruzione risponde ai criteri di sostenibilità urbana, ecologica e sociale: trattandosi di container affiancati e sovrapposti, con i servizi di collegamento verticali a un'estremità, l'esecuzione è rapida ed economica. "Da un lato, evitano gli sprechi energetici e l'emissione di gas a effetto serra che derivano dall'uso massiccio di cemento armato o fusione di acciaio per strutture metalliche. D'altra parte, sono perfettamente rimovibili, trasportabili e adattabili ad altre posizioni, il che riduce i costi energetici e i rifiuti saranno generati durante il processo di demolizione" commentano gli architetti (Straddle3, Eulia Arkitektura, Yaiza Terré), che hanno progettato l'edificio.

APROP Barcellona APROP Barcellona

Al piano terra, ci sono un centro di assistenza sanitaria e spazi di servizio, ai piani superiori, dodici alloggi, otto con una camera da letto e quattro con due, per un totale, rispettivamente, di 30 e 60 metri quadrati. "La facciata nord-ovest si apre su un patio che contiene il nucleo verticale di circolazione. La facciata sud-est, di fronte a una stradina, è costituita da aperture verticali in legno, persiane Alicante e ringhiere metalliche, come la maggior parte degli edifici del centro storico. Sulla facciata sud-ovest, che si apre su una piazza, le quattro abitazioni più grandi hanno aperture più ampie" raccontano ancora gli architetti. Il rivestimento delle facciate è in policarbonato traslucido, che "di giorno aumenta la luminosità delle abitazioni, riflettendo delicatamente l'ambiente circostante. Di notte, filtra la luce dall'interno, migliorando così l'illuminazione stradale senza compromettere la privacy degli abitanti".

APROP Barcellona APROP Barcellona

All'interno, i container sono rivestiti e isolati, la cucina e il bagno sono in muratura, niente fa immaginare agli osservatori di essere in un container; l'arredamento è spartano, ma offre tutto il necessario alle coppie o alle famiglie con figli: il soggiorno, l'angolo cucina, il bagno, una o due camere da letto; tutti gli spazi si seguono l'un l'altro, creando una sorta di disimpegno a metà del container (l'ingresso è su uno dei lati corti), per garantire la divisione tra zona giorno e zona notte. L'edificio ha la certificazione AA, la più alta per la sostenibilità.

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L'APROP del Barrio Gotico è il primo realizzato a Barcellona, in soli quattro mesi rispetto ai due anni chiesti solitamente per questo tipo di edilizia pubblica; il prossimo sarà realizzato in Poblenou, nei pressi della Diagonal, e sarà dotato di 42 appartamenti. Barrio Gotico e Poblenou sono due delle aree più note di Barcellona: scopo degli APROP è infatti realizzare gli edifici in lotti di proprietà del Comune, possibilmente negli stessi quartieri in cui vivevano gli sfrattati, non solo per non sconvolgere loro la vita più di quanto possa farlo uno sfratto, ma anche per evitare la formazione di ghetti. Una volta che gli APROP non saranno più necessari, la loro demolizione sarà più economica ed ecologica di un comune edificio di edilizia pubblica. 

APROP Barcellona

Le foto sono di Adrià Goula


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