I dualismi della Rag Doll sulla costa fiamminga, by Delmulle Delmulle Architecten

In un'area di antiche dune, di cottage, fattorie e antichi edifici, sulla costa fiamminga del Belgio, quest'originale progetto di Delmulle Delmulle Architecten, che racconta un'anima divisa in due. Rag Doll, che indica "una bambola di pezza, composta da diverse parte in materiali diversi e incoerenti, che formano un insieme coerente", è il nome che hanno voluto dare al loro intervento e se ne capisce facilmente la ragione.


I proprietari di questa piccola residenza dal sapore antico volevano una casa contemporanea, ma il loro cottage aveva vincoli paesaggistici che ne impedivano la demolizione o comunque una trasformazione esterna. Come fare, dunque? Gli architetti hanno giocato sul dualismo, sulle contraddizioni dei desideri, sul paesaggio a metà tra il mare e la campagna, sulle indicazioni chiare dei clienti, che volevano anche un piano sotterraneo. Da quest'ultimo punto, l'ispirazione dell'intero progetto.


"La costruzione della cantina ha fatto sì che l'intera casa dovesse essere controventata, a un certo punto fluttuante nell'aria su micro pali. L'intera casa è stata così tagliata a metà, una base perfetta per il progetto: la parte superiore della casa è rimasta un cottage (con tutti i dettagli che lo accompagnano) mentre il piano terra è diventato una sofisticata "casa di vetro" completamente trasparente" spiegano Delmulle Delmulle Architecten.


All'interno, le grandi vetrate permettono l'ingresso della luce solare, rimediando all'orientamento verso nord dell'edificio, il legno e il cemento sono i protagonisti principali, restituendo con i loro contrasti la giustapposizione che è all'origine del progetto. E non solo, il legno è anche una sorta di filo conduttore tra le parti dell'edificio, il legame tra presente e passato. Le vetrate rafforzano il rapporto fluido tra interno ed esterno: si aprono anche sugli angoli, quasi a sottolineare quanto il nuovo piano sia penetrabile. Tutt'intorno all'edificio quadrato, un terrazzo circolare in pietra naturale, che cita le antiche dune locali.


 Al di sopra si erge il cottage storico, che non ha perso un dettaglio della sua architettura antica e che appare come sospeso su questo nuovo elemento trasparente. Un risultato curioso e originale, una convivenza che non cerca l'armonia a tutti i costi, ma riesce a rendere l'idea del dualismo alla base dell'intero progetto.

Le foto sono di Johnny Umans e René De Wit.


Commenti